45 anni fa le ferrovie a cremagliera per Wengernalp e Schynige Platte erano relativamente a corto di materiale rotabile. Il fatto che la Schynige Platte operasse solo d’estate, mentre che la ferrovia della Wengernalp aveva il picco di traffico e quindi la maggiore richiesta di materiale rotabile in inverno era una situazione ideale. Inoltre, poiché entrambe le ferrovie hanno lo stesso scartamento di 800 mm e lo stesso sistema di cremagliera, i veicoli sono compatibili. Era quindi logico impiegare i veicoli sulla Schynige Platte in estate e trasferirli a Wengen in inverno. Purtroppo però le due ferrovie sono separate dalla linea a scartamento metrico della Berner Oberland Bahnen BOB.
Il trasferimento dei veicoli da una ferrovia all’altra è sempre stato ovviamente un momento saliente per ogni fotografo ferroviario…
Avete notato che oggi, giorno in cui è stata pubblicata questa storia delle ferrovie, sono passati esattamente 45 anni da quando sono state scattate queste foto…
Il tutto inizia la mattina presto del 24 aprile 1979 a Lauterbrunnen. Sotto la locomotiva He 21 vengono infilate due putrelle. Quattro mandrini di sollevamento manuali vengono utilizzati per sollevare la locomotiva appoggiata sul telaio. A destra la locomotiva BOB HGe 3/3 29 con il quotidiano treno merci. La locomotiva verde He 62 è visibile sulla sinistra e un’altra è nascosta dal tetto della piattaforma. 24.04.1979 Foto: Edi Meier, Bülach
Diverse operazioni dopo, la locomotiva e il suo telaio di trasporto vengono depositati su un pianale ribassato a quattro assi delle FFS (Ferrovia del Brünig). La BOB HGe 3/3 29 è già in testa al treno e la locomotiva gemella HGe 3/3 22 con il carro Ek 706 si è piazzata in coda al treno. Lauterbrunnen 24.04.1979 Foto: Edi Meier, Bülach
Il treno di trasferimento con la BOB HGe 3/3 29, la WAB He 21 sul carro ribassato delle FFS, la HGe 3/3 22 e la Ek 706 sotto Lauterbrunnen. In primo piano il fiume Weisse Lütschine. Si notino anche i pali della linea aerea in legno. 24.04.1979 Foto: Edi Meier, Bülach
A valle di Zweilütschinen non ci sono più sezioni a cremagliera. Pertanto, l’HGe 3/3 22 e l’Ek 706 vengono sganciati e messi via, mentre l’HGe 3/3 29 porta l’He 21 da solo a Wilderswil. 24.04.1979 Foto: Edi Meier, Bülach
Wilderswil, il punto di partenza della ferrovia per la Schynige Platte, è stato raggiunto. Ora si usano di nuovo i martinetti di sollevamento manuali. A destra, accanto al carro pianale si vedono le rotaie trasversali su cui verrà spostata la locomotiva. Rispetto a oggi, il deposito è molto più piccolo e modesto. Wilderswil 24.04.1979 Foto: Edi Meier, Bülach
La locomotiva He 17, trasferita lo stesso giorno, viene sollevata. La HGe 3/3 29 sta allontanando il carro pianale. Wilderswil 24.04.1979 Foto: Edi Meier, Bülach
L’He 15, anch’esso trasferito lo stesso giorno, si libra sopra i binari dopo che il carro pianale è stato rimosso. Ora le rotaie trasversali vengono spinte sotto la locomotiva. La He 15 viene quindi abbassata sulle rotaie trasversali e spinta su rulli verso i binari della ferrovia della Schynige Platte. Wilderswil 24.04.1979 Foto: Edi Meier, Bülach
nsieme all’He 15, anche le due rimorchiate B 25 e 26 erano state portate a Wilderswil trainate dalla BOB HGe 3/3 29. Per le rimorchiate, più leggere, sono stati utilizzati i carri pianale a quattro assi della BOB. Wilderswil 24.04.1979 Foto: Edi Meier, Bülach
Sulla base della carrozza B 30, ecco le operazioni per il trasferimento laterale. La carrozza viene sollevata dal carro pianale.
Wilderswil 26.4.1984 Foto: Edi Meier, Bülach
Quando la carrozza è sufficientemente sollevata, il carro pianale viene rimosso. Wilderswil 26.4.1984 Foto: Edi Meier, Bülach
Ora le rotaie trasversali vengono posate sotto la carrozza B 30 sollevata. Wilderswil 26.4.1984 Foto: Edi Meier, Bülach
La carrozza viene posata sulle rotaie trasversali. Su rulli viene poi trasferita, spinta a mano, fino al binario. Wilderswil 26.4.1984 Foto: Edi Meier, Bülach
Fatto: la B30 si trova nuovamente sulle proprie ruote sul binario della ferrovia Schynige Platte. Wilderswil 26.4.1984 Foto: Edi Meier, Bülach
Torniamo alle storie della ferrovia .